La guerra — militare, economica, politica, mediatica, ideologica — sta travolgendo la nostra vita su tutti i piani. È anzitutto la guerra economica quella che sta “bombardando” a intensità crescente il nostro Paese. Senza materie prime ed energia tutto si ferma (cibo, farmaci, sanità, trasporti, illuminazione pubblica, internet, ecc.). L’energia a costi insostenibili provoca la paralisi progressiva del sistema produttivo e di quello dei servizi.
No alle sanzioni Il gas russo è il più economico al mondo. Impedire che lo si possa usare, sostituendolo col GNL il cui prezzo è determinato da meccanismi speculativi, costituisce un atto di guerra contro l’Italia e gli italiani. Vengono colpite le famiglie, i lavoratori, le piccole e medie imprese di tutti i settori — commercio, agricoltura, industria, allevamento, pesca, ristorazione, turismo — già pesantemente colpiti dai lockdown. Il costo della vita è in continuo aumento. Fallimenti, chiusure, cassa integrazione e licenziamenti, deindustrializzazione, crollo dei consumi, degrado e miseria crescente ne sono la conseguenza più immediata.
Non c’è più tempo da perdere È necessario mobilitarsi perché si possa uscire dal vicolo cieco nel quale siamo stati costretti. Portare alla luce lo scontento che corre orizzontalmente per il Paese. Opporci al sabotaggio istituzionale e all’attacco ormai sistemico alla nostra economia.
È in gioco la sicurezza nazionale La crescente e diffusa consapevolezza di come la partecipazione cobelligerante del nostro Paese sia stata una scelta suicida, imposta da quei poteri sovranazionali cui il governo Draghi ha dato esecuzione, può e deve diventare una forza autorganizzata trasversale, attuando il principio costituzionale che la sovranità appartiene al popolo.
Partecipa alla costruzione di una grande alleanza trasversale contro la guerra per l’economia e il bene comune! Chiediamo all’unisono il ritiro delle sanzioni, il ritiro dalla guerra e che l’Italia medi attivamente per la ricostruzione delle condizioni della Pace. Diciamo no alle sanzioni, no al finanziamento della guerra e all’invio di armi, no alle spese militari, sì ad un ruolo attivo del nostro Paese quale mediatore di Pace.
10.859 Motivazioni
La guerra porta distruzione e morte di chi non hanno responsabilità.
La Guerra non è il modo giusto per risolvere una controversia.
Sono contrario alla partecipazione ad una alleanza militare.
Concordo con quanto dice la petizione.
Tanti anni fa giurai di difendere la costituzione, compreso l’art. 11. Non ho cambiato idea.
Il nostro impegno militare è del tutto opposto a ciò che noi dovremmo fare
Sono contraria alle politiche di guerra, al genocidio in corso a Gaza, alle sanzioni contro la Russia che solo indeboliscono l’economia e la vita sociale italiana.
Amo la pace e aborro la violenza
Perché sono contrario a tutte le guerre perché le armi non portano mai la pace ma solo distruzione e schiavitù
è una vergogna tutto quello che sta succedendo per colpa del NWO